“Polpette di pollo saporite. Questo andava bene. Intendo il nome. Lessi la ricetta e fui contento di vedere che avevo gli ingredienti. […] Allora tornai in cucina e mi misi al lavoro.
Lessai il pollo e lo macinai, insieme ad un etto di prosciutto cotto che era nel frigo da qualche giorno. Poi misi tutto in una scodella con uovo, parmigiano grattugiato, noce moscata, sale e pepe nero. Impastai, prima con un cucchiaio di legno e poi con le mani, dopo aver aggiunto del pane grattugiato. Formai delle polpette delle dimensioni di un uovo e le passai in un altro uovo che avevo sbattuto con il sale e un po’ di vino. Le rotolai nel pane grattugiato cui avevo aggiunto ancora un pizzico di noce moscata e le feci crepitare in olio di oliva, a fuoco moderato.
Avvolsi le polpette – che davano un odore buonissimo – nella carta assorbente e preparai un’insalata con aceto balsamico. […] Le polpette erano buonissime. Anche l’insalata, e il vino era profumato e mandava riflessi nel bicchiere”.
Gianrico Carofiglio – “Testimone inconsapevole”