“Finché un bel giorno, un pomeriggio, ci venne un’idea fantastica: andare a raccogliere i fiori di camomilla. Partimmo come siluri nell’erba e ne strappammo più che potemmo. Eravamo così intenti alla nostra opera di “camomillatori” che non ci accorgemmo che, spinta dal vento, stava addensandosi una nuvolaglia cupa e minacciosa, che infatti in un battibaleno si trasformò in un temporale a gocce grandi come bocce. […] Passammo il resto del pomeriggio a separare i petali bianchi dal cuore giallo, il pistillo, divertendoci come delle pasque mentre fuori infuriava la fine del mondo. Quando i mucchietti si fossero seccati per bene, ci dicevamo complici, venderemo camomilla a tutta la scala e diventeremo ricchi e ci compreremo questo e quest’altro”.
Carlo Verdelli – “I sogni belli non si ricordano”